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  • Immagine del redattoreAvv. Francesco Gugliara

Decreto Rilancio: misure economiche a favore di lavoro e imprese

Non è più un miraggio, finalmente il tanto attesto decreto Rilancio ha ora il suo testo ufficiale.

Il maxi provvedimento economico, cavallo di battaglia della nostra maggioranza di governo, varato al fine di contrastare la grave crisi economica causata dalla pandemia da coronavirus è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed è in vigore a partire dalla data odierna. Potete visionare il testo completo del c.d. Decreto Rilancio sul sito della Gazzetta Ufficiale, al seguente link: www.gazzettaufficiale.it

Il governo, nella persona del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, ha fatto sapere che gli aiuti saranno immediatamente disponibili per gli aventi diritto.

Il testo ufficiale del decreto, contiene numerose misure, novità e bonus a sostegno del reddito, per lavoratori e famiglie e per le imprese prevedendo un indebitamento di 55 miliardi di euro per l’inizio della ripartenza economica dell’Italia. Tuttavia, i decreti attuativi a cui rimanda il testo sono ben 98. Alla faccia del taglio alla burocrazia.

Una parte delle misure di sostegno previste dal nuovo decreto, sono in realtà un aggiornamento del già noto decreto cura italia - di cui abbiamo già ampiamente parlato ed analizzatone le criticità - come, ad esempio il bonus 600 euro per le partite iva e la cassa integrazione per i dipendenti (di cui molti cittadini sono ancora in speranzosa attesa). Altre, invece sono delle novità - come l’abolizione dell’IRAP, il reddito di emergenza, il bonus bici ed il bonus vacanze, i finanziamenti a fondo perduto, ecc..


Di seguito saranno analizzati i principali interventi a favore del lavoro e delle imprese.


Misure di sostegno al Lavoro:


BONUS 600 EURO Rinnovato a 600 euro il bonus per partite iva, professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. Il contributo, sarà aumentato a 1000 euro nel caso in cui, si dimostrasse di aver registrato perdite superiori al 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo 2019. Professionisti iscritti agli ordini professionali, invece, continuano a venire gestiti dalle proprie casse previdenziali, anche per i mesi di aprile e maggio.


PROROGA CASSA INTEGRAZIONE La cassa integrazione viene prorogata. In particolare, vengono estese le tutele previste dal Cura Italia fino al 31 agosto 2020 e incrementate di successive 4 settimane per i periodi dal primo settembre al 31 ottobre 2020. La Cassa integrazione guadagni straordinaria viene estesa a 18 settimane da fruire entro il 31 ottobre 2020.


PROROGA NASPI A sostegno di chi percepisce l’indennità di disoccupazione, la misura dedicata alla Naspi all’interno del decreto Rilancio prevede la proroga dell’assegno per ulteriori due mensilità per chi ha l’indennità scaduta nel periodo compreso dal 1° marzo 2020 al 30 aprile 2020, a condizione che il percettore non sia beneficiario delle indennità dei 600 euro. L’Importo per ogni mensilità aggiuntiva è pari a importo ultima mensilità della prestazione originaria.

STOP LICENZIAMENTI Ai datori di lavoro, viene fatto divieto di licenziare i propri dipendenti per giustificato motivo oggettivo per un periodo esteso di 5 mesi.


BONUS COLF E BADANTI A 500 EURO A sostegno di lavoratori domestici con uno o più contratti di lavoro per oltre 10 ore alla settimana, attivi al 23 febbraio 2020, che hanno visto diminuire drasticamente il proprio lavoro a causa delle misure di lockdown, viene riconosciuta per aprile e maggio 2020 un’indennità mensile pari a 500 euro al mese, a patto che non si sia conviventi con il datore di lavoro. Sono esclusi, oltre ai lavoratori domestici conviventi con il datore di lavoro, anche coloro che percepiscono il reddito di emergenza o il reddito di cittadinanza.


BONUS BABY SITTER Il voucher Baby sitter sale da 600 a 1.200 euro (in quanto usufruibile su 2 mesi), mentre per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, il bonus aumenta da 1.000 a 2.000 euro. Tale bonus, potrà essere utilizzato anche per l’iscrizione ai centri estivi, ai servizi educativi territoriali, ai centri ricreativi ed ai servizi per la prima infanzia.


REDDITO DI EMERGENZA L’attesissimo reddito di emergenza alle famiglie in difficoltà a causa dell’Emergenza Covid-19. Tale misura prevede un sostegno economico per le famiglie che non ne percepiscono già alcuno e che abbiano un ISEE inferiore a 15.000 euro. La durata del reddito di emergenza è di due mesi e l’importo del sostegno va da un minimo di 400 euro a un massimo di 800 euro. La cifra varia in base al reddito familiare. Ulteriore requisito, è un patrimonio mobiliare famigliare nel 2019 inferiore a 10.000 euro, limite che viene innalzato di 5.000 per ogni componente del nucleo famigliare oltre il richiedente fino a un massimo di 20.000 euro (il patrimonio mobiliare è la somma dei risparmi che si hanno da parte, su conto corrente, conto deposito o investiti).


Misure di sostegno alle imprese:


CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO Al fine di sostenere i soggetti colpiti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, lo Stato eroga contributi a fondo perduto a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo e ai titolari di partita Iva con ricavi o compensi non superiori ai 5 milioni di euro, che alla data del 31 marzo 2020 non hanno avuto l’obbligo di cessazione dell’attività. Il contributo, inoltre, spetta a condizione che l’ammontare del fatturato di aprile 2020 sia sceso del 33% rispetto a quello di aprile 2019 e che si abbia iniziato l’attività a partire dal primo gennaio 2019.

Il testo del provvedimento, tuttavia, esclude tutti coloro che hanno avuto diritto dell’indennità di 600 euro riconosciuta ai lavoratori autonomi nel mese di marzo. Più specificamente, non possono beneficiarne coloro che hanno avuto diritto alle indennità di cui all’art. 27 del c.d. Decreto Cura Italia, “Indennità professionisti e lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa”; all’art. 38 e 44, del medesimo decreto, recanti rispettivamente “Indennità lavoratori dello spettacolo” e “Fondo per il reddito di ultima istanza”.

Non spetta, inoltre, ai soggetti la cui attività risulti obbligatoriamente cessata alla data del 31 marzo 2020.

L’ammontare del contributo è calcolato applicando una percentuale alla differenza fra il fatturato di aprile 2020 e aprile 2019:

  • 20% per soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro

  • 15% per soggetti con ricavi o compensi compresi fra 400.000 e 1 milioni di euro

  • 10% per i soggetti con ricavi o compensi fra 1 e 5 milioni di euro

A titolo di esempio si pensi ad un’azienda che ha fatturato ad aprile 2019 circa 12.000 euro mentre quest’anno appena 2.000 euro. Questa nel 2019 ha avuto ricavi e compensi inferiori ai 400.000 euro, quindi gli spetterebbe il 20% di 10.000€, cioè 2.000 euro.

Si specifica, che il contributo minimo, erogato a giugno che non concorrerà alla formazione della base imponibile, è pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.


STOP ALL’IRAP Cancellazione della rata di giugno dell’IRAP (il saldo del 2019 e il primo acconto del 2020) per tutte le imprese che hanno fatturato non più di 250 milioni di euro nel 2019.


CREDITO D’IMPOSTA DEL 60% PER GLI AFFITTI Alle imprese con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro spetta un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo. Per le strutture alberghiere il credito d’imposta spetta a prescindere dal volume di affari registrato. Il credito d’imposta è parametrato all’importo versato a marzo, aprile e maggio a condizione che i locatari abbiano subito un calo di almeno il 50% del fatturato nel mese di riferimento 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno prima. Tale vincolo non è previsto, invece, per le imprese del settore turistico-ricettive, che ne beneficiano in ogni caso.


BONUS BOLLETTE Il nuovo decreto prevede una riduzione delle bollette elettriche per le imprese con i requisiti previsto dal punto precedente, per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020.


PROROGA SCADENZE FISCALI Il testo del nuovo decreto prevede lo spostamento al 16 settembre 2020 delle seguenti scadenze fiscali: IVA, ritenute d’acconto, contributi previdenziali, contributi Inail, atti di accertamento, cartelle esattoriali e gli avvisi bonari, rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.


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